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Verso il voto, Grippo (Azione-Iv): impegno a rappresentare le istanze di Latina nel prossimo Parlamento

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— Mercoledì 14 settembre 2022

Valentina Grippo, consigliera regionale del Lazio, portavoce nazionale e membro fondatore di Azione-il partito di Carlo Calenda-, corre per un seggio alla Camera dei Deputati nel collegio di Latina, alle elezioni politiche del prossimo 25 settembre. È candidata per la lista Azione-Italia Viva guidata da Calenda. Le abbiamo chiesto di presentarsi ai cittadini e di parlarci delle sue proposte per rilanciare il nostro territorio.

“Vi parlo un po’ di me. Sono madre di tre figli, mi sono laureata in Giurisprudenza per poi specializzarmi come borsista Fulbright negli USA. A 29 anni sono diventata la più giovane dirigente donna del terziario, ho lavorato per anni nel settore, ho gestito reti internazionali e sono stata componente di commissioni europee sull’innovazione. Sono anche giornalista e docente. La politica, per me, è arrivata relativamente tardi. Tuttavia, forse anche per la mia formazione scout e una lunga attività nel volontariato, sono sempre stata convinta che ognuno di noi debba dedicare una parte del proprio tempo alla sua comunità. Da qualche anno, mi sono dunque posta al servizio dei cittadini nelle istituzioni, cercando sempre di mettere al centro la semplificazione e la risoluzione dei problemi della vita delle persone. Prima come assessora municipale, poi come consigliera di Roma Capitale con il ruolo di presidente della commissione turismo. Negli ultimi quattro anni come consigliera regionale del Lazio ho fatto approvare la Legge sul diritto allo studio, la Legge quadro sulla disabilità e la Legge sullo sport. Oggi mi candido per rappresentare questo territorio in Parlamento, con l’obiettivo di dare risposte concrete sulle priorità ed i dossier più strategici per il suo sviluppo. Porto con me la mia esperienza, maturata in tanti anni di impegno al servizio dei cittadini del Lazio, per la buona amministrazione e la lotta per la legalità”.

Quali sono, a tuo avviso, le questioni piu’ urgenti che interessano il territorio di Latina?

“Negli ultimi cinque anni, ho avuto modo di studiare e di toccare con mano sia le criticità, che le opportunità di sviluppo che interessano la provincia di Latina. Si tratta di un’area difficile, che ha particolarmente bisogno di sostegno e di interventi di carattere nazionale, specialmente di investimenti a progetti per lo sviluppo economico e sociale. Partiamo dalle infrastrutture. La provincia di Latina la situazione è particolarmente critica. È l’unica del Lazio a non avere un collegamento autostradale, né una maglia di collegamenti trasversali all’autostrada A1. La situazione delle ferrovie non è più confortante: ci sono solo 2,7 stazioni per 100.000 abitanti, solo 55 km di rete ferroviaria, per giunta non adeguata alle linee dell’Alta Velocità, e soprattutto manca uno scalo aereoportuale civile. L’Italia è collegata in verticale e non in orizzontale: per questo la direttrice Sora-Ceprano-Fondi, il corridoio Tirreno-Adriatico, è un’opera assolutamente da realizzare sia per la mobilità dei cittadini sia per gli scambi commerciali. Aprirebbe nuove importanti occasioni di crescita”. 

Mai come adesso, forse, con inflazione e caro energia, le questioni nazionali e quelle locali sono state così profondamente intrecciate. L’aumento dei costi dell’energia è una vera e propria emergenza per la tenuta delle imprese del nostro territorio.

“L’industria, il terziario e le attività agricole sono la ricchezza di questa zona. Purtroppo, però, i dati ci indicano un ulteriore ridimensionamento della demografia imprenditoriale della provincia. Latina, a differenze di altre zone del Lazio, accusa maggiormente il rallentamento del tasso di sviluppo imprenditoriale della intera regione. In particolare, dobbiamo difendere le imprese manifatturiere, come quelle del legno e della fabbricazione di prodotti in metallo, che hanno già sofferto molto durante la pandemia. Io parlo con gli imprenditori e tocco con mano quanto le imprese soffrano per il rincaro dei costi delle materie prime e dell’energia, che colpisce in particolare il manifatturiero, il terziario e il commerciale: settori centrali per l’economia della provincia. Bisogna quindi sostenere l’economia con degli investimenti nazionali e con misure contro il caro bollette e per abbassare i costi dell’energia. In particolare, strategiche per quest’area sono le filiere dell’agro pontino e della fascia costiera, fonti generose di benessere per tutta la provincia e ricche di ulteriori opportunità di sviluppo, grazie, per fare solo un esempio, alle loro rinomate produzioni ortofrutticole e lattiero-casearie. Penso inoltre all’importante polo di Fondi, con il suo grande mercato ortofrutticolo, il Mof. Al centro della nostra strategia di rilancio dobbiamo poi mettere i poli produttivi di Aprilia, tra i più importanti dell’intera regione, e quello di Latina-Cisterna”. 

“Infine, bisogna anche rilevare come negli ultimi anni le imprese di Latina-vedi la filiera del legno- abbiano sofferto per la concorrenza delle produzioni delle zone limitrofe, che però beneficiano di cospicui aiuti europei, penso per esempio Avezzano. Questo effetto distorto viene generato dalla presenza di Roma nel Lazio, che falsa tutti gli indicatori europei sulla base dei quali vengono assegnati i fondi strutturali per le aree economicamente depresse. In questo modo, il resto della regione viene penalizzato e non diventa beneficiario di aiuti importanti, di cui invece possono avvantaggiarsi le produzioni concorrenti, anche quelle di territori distanti solo pochi chilometri. Una riforma della governance, con la trasformazione di Roma in un distretto indipendente, risolverebbe il problema e consentirebbe l’afflusso di risorse europee anche nei territori più economicamente depressi del Lazio”.

La questione giovanile, in questo territorio, è forse uno dei temi piu importanti, ma troppo spesso i partiti considerano i giovani come una categoria di cui ricordarsi solo al momento delle elezioni. Quali sono le vostre proposte su questo fronte?

“Per la lista Calenda, la mancanza di prospettive per le giovani generazioni rappresenta una vera priorità. Per questo, abbiamo aderito alla proposta lanciata recentemente dal Prof.  Galasso  di spendere almeno 1 euro per la fascia under 35 per ogni euro che si spende per la popolazione over 65. Il tema è rilevante sia dal punto di vista dell’imprenditoria che da quello della formazione. Le imprese giovanili sono il 10% di tutta la base imprenditoriale di Latina ed accusano il ridimensionamento più significativo (circa del 20%). Nella provincia, il 60% dei lavoratori fra i 20 ed i 24 anni guadagna meno del livello del reddito di cittadinanza (780 euro) e fa fatica ad arrivare alla fine del mese. La nostra proposta è di azzerare le tasse fino ai 25 anni, e di ridurle del 50% fino ai 29 anni. Inoltre, a livello nazionale proponiamo di azzerare le tasse per i giovani under 35 che aprono nuove imprese, con una rateizzazione ed un posticipo di tutti gli adempimenti fiscali di 3 anni. Per quanto riguarda la formazione, nella provincia di Latina, come nel resto d’Italia, ci sono tassi di dispersione scolastica e di NEET (giovani che non lavorano e non studiano) tra i più alti d’Europa.  Dobbiamo recuperare  efficacia  e  offrire  ai  giovani  concrete  prospettive  di crescita  culturale  e  professionale.  Un maggiore investimento nell’istruzione è un volano anche per la crescita e lo sviluppo delle imprese, che possono beneficiare di un capitale umano di alto livello. Basti pensare che a giugno 2022, in tutta Italia non si riusciva a reperire personale qualificato per il 39% delle posizioni aperte. La sinergia tra istituti di formazione ed impresa è istituti di formazione è un elemento strategico. Nel Lazio ci sono 7  Fondazioni ITS, di cui ben 3 a Latina: una componente importante del capitale sociale del territorio, da rafforzare ulteriormente. Noi proponiamo che lo Stato copra i costi dei corsi di specializzazione che le imprese, insieme agli ITS, forniscono a dipendenti e lavoratori non ancora assunti. Bisogna potenziare gli ITS, investendo 1.5 miliardi per raddoppiare il numero di iscritti ed istituti. In Italia, gli studenti di questi istituti sono 20.000, in Germania più di 1 milione”.

Oggi lei e Carlo Calenda sarete a Latina in Piazza del Popolo per incontrare i cittadini.

“Si, saremo in Piazza del Popolo a Latina dalle ore 19.30 con Calenda e gli altri candidati della nostra lista. È la seconda volta che visitiamo Latina nel corso di questa campagna elettorale, a dimostrazione dell’impegno e dell’attenzione che vogliamo dedicare a questo territorio così importante e delicato. Parlare con i cittadini, ascoltare i loro problemi per noi è assolutamente fondamentale per poter dare delle risposte serie e concrete. Ci impegniamo a rappresentare le loro istanze nel prossimo Parlamento e sono sicura che insieme riusciremo a raggiungere grandi traguardi. Noi della lista Calenda siamo l’unico voto veramente utile per voltare pagina. Vogliamo unire il Paese come ha fatto Draghi con il suo governo, con un programma di buon senso, che contiene misure necessarie per lo sviluppo ed il rilancio dell’Italia. Il Paese è ridotto in macerie a causa del populismo. Noi vogliamo ricostruirlo”.

Redazione L’Inchiesta Quotidiano

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