In occasione della proiezione del film di Andrea Rusich “Labbra blu”, prodotto da LEA film e Il Labirinto, che racconta un percorso ricchissimo, dal punto di vista umano, di ritorno a una vita piena, del giovane protagonista Gabriele, a seguito di un grave incidente, del coma e della nuova condizione di disabilità, consegnerò al regista il premio “arte e disabilità” in ricordo di Pina Cocci.
Quando Pina è venuta a mancare, con chi le era più vicino, abbiamo promesso di continuare a praticare nella quotidianità il suo insegnamento, che si concentrava in fondo su elementi di civiltà, come l’insopportabilità delle barriere ancora esistenti, per una piena fruibilità e socializzazione delle persone con disabilità, e la convinzione che una società più attenta ed accogliente non vada considerata migliore solo per chi vive quella condizione, ma indistintamente per tutti.
Dobbiamo sempre ricordarci che le persone con disabilità sono soprattutto “persone”, e poi “con disabilità”: questo premio è un piccolo gesto in questa direzione, che si somma all’impegno di tanti nel sociale e, per quanto mi compete, al proposito di dare alla Regione Lazio una legge organica sui diritti delle persone con disabilità, della quale con Pina parlavamo e che ho presentato in Consiglio, perché fosse avviato il suo iter di approvazione.
Il regista del film, Andrea Rusich, è per altro fresco autore di un documentario su Luigi Petroselli, il Sindaco di Roma che legò il suo nome alla nascita di Tor Bella Monaca, luogo nel quale Pina ha concentrato gran parte della sua vita e del suo impegno. Uno sguardo alla periferia urbana che si ritrova anche in Labbra blu.
Questo riconoscimento al merito artistico, per il messaggio civile a favore dei diritti, le pari opportunità, la piena fruibilità e l’inclusione universale delle persone con disabilità, è solamente alla sua prima edizione e l’intenzione del comitato promotore è di rinnovarlo ogni anno, rivolgendosi alle più variegate forme di espressione di creatività e impegno civile.



