Forse non tutti sanno che, per rendere uno stabilimento balneare completamente agibile per le persone disabili, bastano degli accorgimenti che non sono poi così complicati da adottare: infatti, oltre ovviamente alla presenza di bagni a norma, la disponibilità dei cosiddetti j.o.b. (simpatico acronimo di “Jamme ‘o bagno”) o di altri strumenti per consentire un libero e comodo accesso alla spiaggia e in acqua a chi non può camminare, non ha costi proibitivi e ha realizza la possibilità per le famiglie di vivere insieme a pieno le giornate di vacanza al mare, o al lago.
Per questo, sono contenta che proprio in questi giorni d’estate si faccia un piccolo passo avanti nella nostra Regione, che purtroppo, per quanto ho potuto vedere, anche per esperienza personale, ha molta strada da recuperare: infatti, entro dieci giorni da oggi i Comuni del litorale o dei laghi del Lazio potranno richiedere contributi fino a 1.500 euro per l’acquisto di questi strumenti.
Questo impegno dovrà proseguire anche con l’obiettivo di dotare le piscine della nostra Regione di strumentazioni oggi disponibili, per una piena autonomia delle persone disabili, e in un’ottica più ampia, per la necessità, di cui ho spesso parlato in questi mesi, di portare il Lazio all’obiettivo di barriere architettoniche zero.
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