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Commissione IX: discussione proposta di legge per equo compenso

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COMUNICATO STAMPA
“Proposta di legge per equo compenso, ma i professionisti della legge 4/2013?”

Roma 11 Febbraio 2019 – La Presidente della IX commissione lavoro della Regione Lazio, Eleonora Mattia, ha convocato in audizione il CoLAP relativamente al progetto di legge n. 69/2018 “disposizioni in materia di equo compenso e di tutela delle prestazioni professionali”.

“E’ molto importante questa attenzione che la Regione Lazio- dichiara la Presidente del CoLAP Emiliana Alessandrucci – ha dato alle professioni, è un inizio che spero possa avviare una collaborazione più stretta con il nostro mondo.”
“ La proposta in esame – continua l’Alessandrucci – fa riferimento alla norma sull’equo compenso inserita con la legge di bilancio 2018 (Legge 27 dicembre 2017, n. 205 – G.U. 29 dicembre 2017, n. 302, ai commi 487 e 488 dell’unico articolo). La proposta di legge regionale oggetto dell’audizione così per come è formulata è parziale e non applicabile a tutti i professionisti inclusi nella previsione dei commi 487/488 della legge n. 205/17. Mi preme precisare che con la Legge 81/2017 il mondo professionale italiano è stato trattato e considerato per la prima volta nella sua interezza: professionisti iscritti in ordini, albi e collegi e professionisti ai sensi della legge 4/2013. Questo importante precedente deve accompagnare, a nostro avviso, tutti i futuri provvedimenti e le iniziative legislative anche a livello regionale.
Quindi partendo dal principio costituzionale ispiratore delle norme sull’equo compenso art.36 sulla proporzionalità del compenso, occorre sempre ricordare l’art.3 della Costituzione (Principio di uguaglianza) che enuncia un principio di uguaglianza che pone tutti i professionisti italiani davanti gli stessi diritti e ad ambire alle stesse tutele”.

“La proposta in discussione, nell’ art. 2 comma 2 punto a) affronta il tema dell’equo compenso esclusivamente per i professionisti regolamentati e in realtà solo ad una parte di essi (a quelli i cui compensi di riferimento sono previsti da decreti ministeriali). Pertanto – spiega la Presidente – Il disegno di legge, per come formulato, secondo la posizione del CoLAP necessita di modifiche e integrazioni: noi crediamo che occorra lavorare sulla: certezza dei pagamenti e equità del compenso rispetto alla prestazione (maggiore capacità e forza contrattuale quando si lavora per un “grande committente”) e sulla valorizzazione delle competenze ed esperienze del professionista anche attraverso il compenso (fasce di riferimento per competenza, referenza, professionalità). Vista l’assenza di parametri nazionali con cui definire i compensi, le regioni non possono legiferare in merito, ma limitarsi a promuovere norme di indirizzo capaci di creare una coerente relazione tra qualità ed entità della prestazione e compenso. Del resto le Regioni che hanno legiferato in merito Basilicata e Calabria, non hanno toccato il delicato tema dei requisiti e il riferimento ai decreti ministeriali”.

La Presidente pur raccogliendo i suggerimenti e le criticità presentati nella riunione, ribadisce che le precedenti audizioni con gli ordini professionali si sono mostrate favorevoli a questa proposta, e si impegna a depositarne una riguardante il resto dei professionisti, la platea degli auditi, in particolare la Presidente del CoLAP ribadisce l’esigenza di fare una legge inclusiva e pone un’allerta sul rischio di competitività scorretta sul compenso proprio in atto contro i regolamentati: in caso di decreti che fissano parametri per un’attività professionale non regolamentata, ma esercitabile per competenza anche dai professionisti ordinisti, costringerebbe questi a rispettare i minimi del compenso e i professionisti ai sensi della legge 4/2013 no!

“non deve sfuggire – spiega la Vice Presidente della Commissione Valentina Grippo – che il mondo dei professionisti ai sensi della legge 4/2013 rappresenta un asset strategico del patrimonio intellettuale e produttivo della regione, generando anche un volume di affari interessante, con uno spiccato protagonismo di giovani. Lavoreremo ad un emendamento che estenda questa tutela anche a questi professionisti”.

“la strada del confronto e del dibattito – conclude la Presidente del CoLAP – è sempre la migliore, e su questa proposta è necessario prendersi ancora questo prezioso tempo”.

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