Dopo anni di parole finalmente un governo ha deciso di razionalizzare le partecipate pubbliche. Sappiamo tutti quanto le aziende locali siano importanti per i cittadini ma sappiamo anche benissimo come in alcune realtà il loro fine sia stato piegato più a obiettivi di consenso elettorale che non di efficienza.
Vi invito a leggere i dati pubblicati dal Ministero dell’Economia.
Nello specifico, come emerge nell’analisi dell’associazione Prodemos, c’è stata una prima mappatura delle partecipazioni di enti pubblici a società di ogni sorta, dalla quale si evidenzia che:
- di 2.558 società in cui gli enti possiedono, singolarmente o nel loro complesso, la maggioranza del capitale, 747 sono le società interessate da procedure di dismissione e 118 le società oggetto di procedure di fusione;
- di 2.143 società in cui gli enti, nel loro complesso, non detengono la maggioranza del capitale, 785 sono le società da cui gli enti intendono uscire dalla compagine azionaria.
Nei prossimi mesi, sulla base delle informazioni raccolte, un’apposita Struttura di monitoraggio del MEF verificherà la rispondenza dei piani di razionalizzazione presentati dalle amministrazioni ai criteri indicati nel Testo Unico.
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