News Scritto a matita

Seduti sull’asfalto per chiedere di tornare a scuola

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๐’๐ญ๐š๐ฆ๐š๐ญ๐ญ๐ข๐ง๐š ๐ฅ๐ž ๐ซ๐š๐ ๐š๐ณ๐ณ๐ž ๐ž ๐ข ๐ซ๐š๐ ๐š๐ณ๐ณ๐ข ๐๐ž๐ฅ๐ฅ๐ž ๐ฌ๐œ๐ฎ๐จ๐ฅ๐ž ๐๐ข ๐‘๐จ๐ฆ๐š ๐ก๐š๐ง๐ง๐จ ๐š๐ฏ๐ฏ๐ข๐š๐ญ๐จ ๐ฎ๐ง๐š ๐ฉ๐ซ๐จ๐ญ๐ž๐ฌ๐ญ๐š ๐œ๐จ๐ง๐ญ๐ซ๐จ ๐ฅ๐š ๐œ๐ก๐ข๐ฎ๐ฌ๐ฎ๐ซ๐š ๐๐ž๐ข ๐ฅ๐จ๐ซ๐จ ๐ข๐ฌ๐ญ๐ข๐ญ๐ฎ๐ญ๐ข, appropriandosi responsabilmente degli spazi esterni delle scuole; le immagini di questi ragazzi, seduti sull’asfalto per chiedere di tornare a scuola, ci fanno anche riflettere sui tanti loro coetanei, che stanno abbandonando gli studi o risultano raggiunti dalla didattica a distanza solo virtualmente, senza realmente parteciparvi, per non parlare degli studenti con disabilitร  e di tutti coloro che vivono in situazioni di disagio sociale.

๐ˆ๐ฅ ๐๐ข๐ซ๐ข๐ญ๐ญ๐จ ๐š๐ฅ๐ฅ๐จ ๐ฌ๐ญ๐ฎ๐๐ข๐จ ๐žฬ€ ๐ฎ๐ง ๐๐ข๐ซ๐ข๐ญ๐ญ๐จ ๐œ๐จ๐ฌ๐ญ๐ข๐ญ๐ฎ๐ณ๐ข๐จ๐ง๐š๐ฅ๐ž e alcuni di noi, da aprile dellโ€™anno scorso, cercano di sottolineare il costo educativo e le conseguenze sociali che la situazione comporta, in termini didattici ma anche per le preoccupanti tendenze allโ€™autoisolamento e al rifugio nel virtuale; e lo abbiamo fatto non in modo generico, ma facendo proposte e avanzando richieste che avrebbero consentito di aprire in sicurezza.

๐Œ๐š ๐ง๐จ๐ง ๐ก๐š ๐ฌ๐ž๐ง๐ฌ๐จ ๐๐ข๐ซ๐ž: “๐ฅ๐จ ๐š๐ฏ๐ž๐ฏ๐š๐ฆ๐จ ๐๐ž๐ญ๐ญ๐จ.”

La pandemia non รจ colpa di nessuno e certamente le istituzioni si sono trovate di fronte a una situazione senza precedenti; tuttavia sono ormai passati mesi dalla prima chiusura delle scuole e il costo non puรฒ essere scaricato sulle spalle delle nuove generazioni. Nei mesi scorsi, ho piรน volte segnalato in Commissione, in Consiglio regionale e in ogni altra occasione utile, lโ€™urgenza di misure per limitare il rischio di contagio collegato alla frequenza scolastica, soprattutto rispetto a temi come il trasporto pubblico e lo screening diffuso attraverso test rapidi, considerando la chiusura sempre come l’ultima spiaggia da evitare ad ogni costo. Oggi รจ inutile recriminare sul passato, ma bisogna lavorare per far sรฌ che i ragazzi delle superiori tornino al piรน presto in classe, mettendo in strada trasporti dedicati per i loro spostamenti, attivando controlli del rispetto delle regole di distanziamento nelle stazioni, sottoponendo a tamponi rapidi personale scolastico e studenti, e riconoscendo loro un’opportuna prioritร  nella definizione del piano di somministrazione dei vaccini, appena dopo il personale sanitario e le categorie per cui il rischio Covid รจ piรน acuto.

Anche per far arrivare ai giovani in modo chiaro e inequivoco il messaggio che per noi la scuola รจ importante. perchรฉ se no, รจ inevitabile che perda centralitร  anche nelle loro vite e nella loro scala di valori, ๐ž ๐ข๐ฅ ๐ฉ๐ซ๐ž๐ณ๐ณ๐จ ๐ฅ๐จ ๐ฉ๐š๐ ๐ก๐ž๐ซ๐ž๐ฆ๐จ ๐ญ๐ฎ๐ญ๐ญ๐ข.

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