L’arrivo improvviso del COVID-19 ha costretto tutti noi a cambiare stile di vita e ad adattarci ad una realtà mai neppure immaginata prima, seppur temporaneamente. Affacciandosi alla finestra lo scenario è come nei film apocalittici: le strade sono deserte, la gente sta rinchiusa a casa propria, il virus sembra non avere freni ed anche nel mondo dello sport ha proseguito il suo inesorabile cammino costringendo alla sospensione di tutti i servizi sportivi e alla chiusura degli impianti. Siamo al lavoro per far sì che alla ripresa, prima quella agonistica, poi quella di base, tutti siano ancora in grado di operare e svolgere la propria attività con la passione che contraddistingue questo settore. È importante non sottovalutare nessun aspetto: dalle associazioni che continuano a sostenere affitti, alle famiglie che hanno speso per servizi che al momento non possono usufruire, dalle persone che hanno già pagato l’abbonamento annuale in palestra, agli istruttori che si trovano fermi e impossibilitati a svolgere la propria attività lavorativa. La Regione deve schierarsi a fianco dello sport, sostenendo attività che aiutano l’inclusione, la collaborazione e il rispetto delle regole, non scordandoci che se c’è una cosa centrale in un momento in cui si lotta per la salute, questo è lo sport.

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