ARTICOLO ORIGINARIO
1. La Regione si impegna al fine di evitare, in ambito sanitario, qualsiasi forma di discriminazione derivante dalla condizione di disabilità.
2. La Regione favorisce il superamento dell’approccio alla disabilità separato e frammentato nelle singole patologie, favorendo una presa in carico globale, mirata alla persona, tenendo conto in modo dinamico dei fattori ambientali e personali, secondo il modello biopsicosociale e assicurando il mantenimento delle migliori condizioni possibili di benessere e autonomia.
3. La Regione prevede percorsi di accompagnamento e accesso facilitato a persone con disabilità psico-fisica grave, nell’ambito della organizzazione dei servizi sanitari volti alla erogazione delle prestazioni specialistiche e di diagnostica strumentale, anche attraverso una specifica qualificazione dei punti di accoglienza ed orientamento presenti nelle aziende sanitarie regionali.
EMENDAMENTO ART. 9 – APPROVATO IL 14.02.22
1. La Regione, adotta misure necessarie al fine di evitare, in ambito sanitario, qualsiasi forma di discriminazione derivante dalla condizione di disabilità, e di garantire la parità di trattamento nell’accesso alle cure e alle prestazioni sanitarie comprese quelle per la salute sessuale e riproduttiva.
2. La Regione favorisce il superamento dell’approccio alla disabilità come patologia favorendo una presa in carico globale, mirata alla persona, tenendo conto in modo dinamico dei fattori ambientali e personali, secondo il modello bio-psico-sociale e assicurando il mantenimento delle migliori condizioni possibili di benessere e autonomia, anche attraverso aggiornamenti periodici sulla disabilità per il personale sanitario, nonché adottando strumenti di valutazione e autovalutazione sviluppati e riconosciuti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dal modello di Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF).
3. La Regione, anche per favorire la prevenzione sanitaria, prevede, nell’ambito della organizzazione dei servizi sanitari volti alla erogazione delle prestazioni specialistiche e di diagnostica strumentale, percorsi di accompagnamento e accesso facilitato a persone con disabilità psicofisica grave e sensoriale, anche mediante una specifica qualificazione dei punti di accoglienza ed orientamento presenti nelle aziende sanitarie regionali, garantendo sempre la presenza di un familiare, caregiver, operatore di riferimento della persona con disabilità, sia nell’ambito ambulatoriale che ospedaliero e nelle strutture di intervento di primo soccorso., La Regione individua almeno due ospedali sede di DEA di secondo livello come luogo di cura delle persone con disturbi del neuro-sviluppo e/o grave
compromissione neuromotoria, al cui interno viene nominato un responsabile della presa in carico adeguatamente formato. Tale presa in carico si rende effettiva solo nel caso in cui sia coinvolto il caregiver.
4. La Regione promuove percorsi di abilitazione e riabilitazione delle persone con disabilità, favorendo strategie di valorizzazione individuale attraverso il supporto tra pari e la contestualizzazione dei percorsi abilitativi e riabilitativi all’interno dei più ampi progetti di cura, vita, formazione, lavoro e inclusione sociale delle persone.
5. La Regione adotta le misure idonee a semplificare, agevolare ed accelerare la procedura di erogazione dell’assistenza protesica.
6. Le attività abilitative e riabilitative di gruppo devono essere realizzate in spazi aperti al territorio, dinamici, inclusivi e integrati, finalizzati in via prioritaria alla prosecuzione del percorso educativo e abilitativo delle persone con disabilità grave e gravissima.
7. La Regione sostiene e promuove la ricerca scientifica in materia di disabilità, utile a favorirne la prevenzione, la diagnosi precoce e la cura tempestiva, compresa quella relativa alle malattie rare.
8. La Regione favorisce l’ottenimento di un adeguato supporto psicologico all’interno del percorso terapeutico e assistenziale, e promuove anche progetti di riabilitazione specifici altamente professionali, anche attraverso il supporto delle associazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie.
9. La Regione promuove la realizzazione di nuovi modelli di presa in carico della persona con disabilità e di supporto sanitario ricorrendo alla telemedicina.